Il Museo Naturalistico di Santo Pietro nasce nel 1997 come Mostra Permanente e viene allestito nel Convento delle Benedettine a Torre San Gregorio, nel 2005 viene allocato nei locali dell’ex Scuola Elementare della Frazione di Santo Pietro, epicentro di un territorio a forte valenza naturalistica e paesaggistica e con notevoli emergenze floristiche e faunistiche. Si trova infatti, nell’area della R:N:O: “Bosco Di Santo Pietro”, nonchè sito SIC di rete natura 2000, scrigno di biodiversità tra i più importanti della Sicilia.
E’ nato dalla volontà di un gruppo di naturalisti che gratuitamente hanno messo a disposizione della comunità propri materiali e reperti ma anche la loro opera e le conoscenze maturate in decenni di attività didattico-educatuive e di ricerca sul territorio, spinti dalla consapevolezza che la conoscenza di un bene prezioso porta alla sua protezione e in generale alla crescita socio-culturaledi una comunità. Vuole essere un’occasione per diffondere la cultura naturalistica , sopratutto fra i giovani. Raccoglie significativi reperti provenienti da varie zone della Sicilia e in particolare del comprensorio calatino e dal Bosco Di Santo Pietro. I materiali sono ordinati con finalità didascalica e didattica in quattro spazi espositivi, inoltre, è presente una sala conferenze e un’aula didattica per le attività laboratoriali: utilizzare audiovisivi, carte tematiche e testi scientifici sulla Natura Siciliana e del Comprensorio, strumentazione ottica, materiali geologici e biologici appositamente ordinati e predisposti allo scopo. I materiali biologici esposti e utilizzati provengono da antiche collezioni o trovati morti, sono stati recuperati e utilizzati ai fini didattici ed educativi.
I Volontari che gestiscono la struttura forniscono non solo l’apertura dei locali, ma anche le visite guidate sia al museo che al Bosco di Santo Pietro e nel Comprensorio Calatino. Organizzano anche manifestazioni culturali e di educazione ambientale. Il Museo è inserito nella rete dei Musei del Val di Noto e nel circuito Museale della Provincia di Catania, è stato inoltre recentemente censito tra i Musei scientifici Nazionali.
Gli spazi espositivi sono cosi strutturati:
- SEZIONE INTRODUTTIVA SUGLI ASPETTI FISICO-GEOGRAFICI E ANTROPICI DEL COMPRENSORIO. Questa sezione presenta il Comprensorio Calatino sotto il profilo geografico e antropologico attraverso dei pannelli di sintesi ( geografia fisica e antropica) e delle bacheche con manufatti che evidenziano la presenza umana nel comprensorio. Il pannello di geografia fisica è interattivo. Il visitatore può evidenziare, attraverso la luce e per mezzo di pulsanti, gli elementi fisici (monti, laghi, e invasi artificiali) del territorio.
- SEZIONE DI GEOLOGIA, PALEONTOLOGIA E MINERALOGIA DEL COMPRENSORIO. Questa sezione si propone di fare conoscere sinteticamente la storia geologica della Sicilia e conseguentemente del comprensorio e presentare alcune delle più significative manifestazioni paleontologiche e mineralogiche che lo caratterizzano (le rocce e i minerali vulcanici del complesso ibleo, i bacini evaporitici e la serie gessoso-solfifera, gli ittioliti fossili miocenici). Gli spazi espositivi, sono ricchi di materiali ma anche di schemi e carte paleo-greografiche. Alcuni contenitori sono interattivi. Si possono evidenziare i materiali espositivi che più interessano.
- SEZIONE DI BIOLOGICA DEDICATA AGLI ECOSISTEMI BOSCHIVI, ALLA R.N.O.E RELATIVO SITO SIC DI RETE NATURA 2000N “BOSSCO DI SANTO PIETRO”. E’ incentrata sull’ecosistema boschivo, sui Boschi del Comprensorio ed in particolare su quelli di Santo Pietro e di Niscemi, tutelati prima con la creazione di due riserve naturali e orientate “Bosco di Santo Pietro” e “Sughereta di Niscemi”, successivamente con l’inserimento delle aree tra i siti di interesse comunitario (SIC).
la sezione è strutturata con Pannelli esplicativi sul ruolo e la funzione del Bosco, pannelli di erbario, pannelli e bacheche sugli insetti e sull’ecologia di alcuni animali vertebrati fra i più interessanti di questo territorio (coniglio, colubroleopardino e biacco, testuggine terrestre, poiana, ghiandaia, barbagianni e civetta) e con quattro diorami dedicati ai grandi mammiferi che ancora vivono nel comprensorio e in particolare nel Bosco ( istrice, martora, volpe e gatto selvatico).
Si propone di fare conoscere ed apprezzare questo ambiente non solo per la sua valenza e specificità biologica e per il fondamentale ruolo che ha in natura, ma anche per la funzione didattico-educativa che gli si riconosce.