CALTAGIRONE CITTA’ PATRIMONIO UNESCO

                                 ITINERARIO MUSEALE

Grazie a una particolare situazione determinata da una perfetta integrazione tra storia, luoghi della Città e Istituzioni Museali, visitare e conoscere i Musei Civici di Caltagirone, è anche compiere un itinerario nell’entità cittadina come si è configurata nei secoli, attraverso interventi urbanistici ed architettonici miranti a costituire un’imponente immagine di pietra: strade, piazze, scalinate,che è anche l’identità di Caltagirone riconosciuta dall’Unesco che ha voluto inserirla nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Partendo dalla Città nuova nella zona delle antiche ville nobiliari, successivamente della grande borghesia Caltagironese, si colloca il Museo delle Ville Storiche Caltagironesi e Siciliane, unico in Sicilia dedicato a questo tema. Collocato nella splendida Villa Patti, con il suo Parco e i Giardini sette-ottocenteschi, il Museo testimonia ed evoca, attraverso progetti, dipinti, arredi, ceramiche, un affascinante aspetto della società e della cultura Sicilianaquale, in parte, ma universalmente noto, appare nel romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, il Gattopardo, e nel conseguente film di Luchino Visconti.

Risalendo verso il Centro Antico, nel punto di “attacco”, tra la città storica e la nuova espansione voluta da Luigi Sturzo, è il Museo Internazionale del presepe “Collezione Luigi Colaleo”. 

Il Museo occupa L’Edificio della Scuola Elementare di San Luigi, realizzato da Ernesto Basile in elegsnte linee Liberty. Frutto della generosa donazione dellì’appassionato e colto donatore a cui è dedicato , conta una collezione di circa mille pezzi , tra antichi e moderni, provenienti da tutto il mondo.

Particolarmente importanti la raccolta Napoletana e quella Caltagironese.

La notevole ricchezza e varietà della Collezione Colaleo, permette di esporre i presepi in maniera tematica, rinnovando periodicamente l’offerta museale.

Dell’Architetto Siracusano Natale Bonajuto è il carcere Borbonico, realizzato tra il 1782 e il 1798 per volontà di Ferdinando di Borbone. Poderoso e compatto, ma tuttavia elegante e raffinato, rappresenta uno dei pochi esempi conservatidi edilizia carceraria Settecentesca. L’edificio ospita il Museo Civico al Carcere Borbonico, che custodisce, oltre ad una significativa sezione Archeologica, le collezioni “Storiche” della Città formatesi a partire dal 1843. Rappresenta cosi in maniera affascinante, attraverso Dipinti, Sculture, Costumi, Arredi, il Carattere ed il ruolo della “Universitas”, negli ambiti civile, sacro e profano.

Incrociando il Cuore del Centro Storico di Caltagirone ed i suoi edifici più monumentali e prestigiosi , ai piedi della Scala di Santa Maria Del Monte , si erge il grandioso Palazzo Reburdone, splendido esempio di architettura nobiliare, sopratutto per lo Scalone , attribuito all’Architetto Francesco Battaglia. Al suo interno si trova il Museo della Ceramica Contemporanea, che espone Ceramiche Caltagironesi, Siciliane e Nazionali, a partire dagli anni settanta del XX Secolo.Il Museo testimonia e fa conoscere la ricerca in campo ceramico, dalla tradizione all’innovazione, dal design ai pezzi unici d’arte.

Una passeggiata attraverso la Via Luigi Sturzo, soffermandosi a guardare Chiese e Palazzi, tra cui la Chiesa del SS. Salvatore , luogo del mausoleo di Don Luigi Sturzo, porta all’Ospedale delle donne, realizzaro nel 1799come luogo di assistenza sanitaria femminile, la cui originaria destinazione è evocata nella facciata di gusto Rinascimentale, realizzata dal grande Architetto Giambattista Nicastro, dai bellissimi tondi in terracotta raffiguranti la misericordia e i Santi della Carità, eseguiti nel 1856 dallo Scultore Salvatore Failla.

L’edificio accoglie dal 1996 il Museo D’Arte Contemporanea di Caltagirone (MACC).

L’istituzione rappresenta un unicum in sicilia per ricchezza delle collezioni e continuità di attività  in questo importante settore della cultura. Tra le collezioni vanno almeno citate la donazione Gianni Ballarò, e la collezione Sylvia Franchi, quest’ultima con opere che vanno da Giacomo Balla a Franco Angeli, Tano Festa, Giulio Turcato, Angelo Savelli, Mario Ceroli e vari altri.

Anch’essa, unica in sicilia e tra le pochissime istituzionali in Italia, è la Sezione Di Art Brut/outsiderart che con i suoi Artisti ormai storicizzati, occupa un ruolo riconosciuto e significativo nel panorama nazionale ed internazionale.

Accompagnandosi con la visione dei “Calanchi” di Argilla che declinano verso la fertile vallata dei margi, coronata dalla spettacolare visione dell’Etna, si giunge al Museo Della Fornace Hoffmann, che sorge alle pendici del Monte San Giorgio dove L’argilla Affiorante, fin dall’Antichità veniva estratta ad uso delle botteghe ceramistiche Caltagironesi.

Costruita nel 1954, la fornace si presenta come percorso di conoscenza  delle pratiche e dei materiali edilizi in laterizio e come luogo per mostre temporanee.

Completato l’itinerario museale urbano , nell’amena Frazione di Santo Pietro, dove si trova una delle più importanti Sugherete del Mediterraneo, oggi Riserva Naturale Orientata, si visita il Museo Naturalistico del Comprensorio Calatino.

Realizzato e gestito dal Fondo Siciliano per la Natura, il Museo permette di conoscere questo vasto territorio attraverso le sue manifestazioni naturalistiche più interessanti. A cura dell’Associazione svolge un intensa attività didattica e divulgativa, anche attraverso visite guidate.

CALTAGIRONE 07/02/2013

Domenico Amoroso