CALTAGIRONE – Oggi sono stati presentati ufficialmente i lavori di riqualificazione del quartiere ex Matrice – Sant’Agostino a Caltagirone, finanziati con un investimento di 8 milioni di euro provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). La partnership tra il Comune e l’Università di Catania è stata fondamentale per la realizzazione di questo ambizioso progetto, che mira a trasformare l’area in un polo di attrazione turistica e a migliorare la qualità della vita dei residenti.
L’iniziativa prevede interventi su diverse aree chiave, con un focus particolare sulla valorizzazione del patrimonio storico e culturale. La ripavimentazione delle strade, scalinate e piazze con pietra lavica sarà uno degli interventi principali, conferendo un nuovo aspetto estetico e un carattere distintivo all’intero quartiere.
Un altro aspetto rilevante del progetto è l’efficientamento energetico, con l’installazione di impianti fotovoltaici che renderanno autosufficienti i nuovi edifici. Questo passo verso la sostenibilità si inserisce nell’obiettivo più ampio di rendere l’area eco-sostenibile.
La mobilità sarà potenziata con la realizzazione di un parcheggio pubblico lungo la via Monsignor Gerbino, fornendo soluzioni pratiche per i residenti e i visitatori. Inoltre, la creazione di un hub per bus turistici e di un punto d’accoglienza per i visitatori servirà a facilitare l’accesso al Museo regionale della Ceramica, che presto avrà la sua sede definitiva nell’immobile di Sant’Agostino.
Il coordinatore scientifico della convenzione tra l’Università di Catania e il Comune di Caltagirone, Vito Martelliano, ha illustrato i dettagli tecnici degli interventi, sottolineando l’importanza di una progettazione congiunta che coinvolge competenze specialistiche.
Il rettore dell’Università di Catania, Francesco Priolo, ha dichiarato: “Questa collaborazione rappresenta un esempio virtuoso di come istituzioni e comunità possano unirsi per sfruttare al meglio le risorse del PNRR. L’Università è orgogliosa di contribuire al rilancio di questa terra, incarnando la sua vocazione di ‘Ateneo del territorio’.”
Il sindaco Fabio Roccuzzo ha evidenziato il valore strategico del progetto, sottolineando che oltre a migliorare l’attrattività turistica, si prevede una ripopolazione dell’area con residenti e attività commerciali, generando un impatto positivo sulla comunità locale.
Il progetto, che ha il suo termine previsto entro il 2026, rappresenta una testimonianza tangibile di come la collaborazione tra istituzioni, l’impiego di risorse finanziarie mirate e l’expertise accademica possano concretamente migliorare la qualità della vita nelle comunità locali.
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