CALTAGIRONE – Consiglio comunale: ok a una mozione sull’eredità dell’avv. Domenico Marino

CALTAGIRONE – Consiglio comunale: ok a una mozione sull’eredità dell’avv. Domenico Marino

Il Consiglio comunale, nel corso della seduta di ieri sera, presieduta dal vicepresidente Marco Failla, ha approvato con 10 voti favorevoli (consiglieri del centrodestra) e 6 contrari (consiglieri del centrosinistra) la mozione – primo firmatario Aldo Grimaldi – finalizzata a impegnare l’Amministrazione: “A costituire un Comitato di gestione dell’eredità dell’avv. Domenico Marino (il noto poeta che, alla propria morte, avvenuta il 25 dicembre 1997, lasciò i propri beni al Comune di Caltagirone: ndr); a istituire un’apposita commissione (con l’indicazione dei requisiti e criteri di nomina dei componenti) con il compito di amministrare il fondo Marino e di nominare un comitato di esperti anche di rilievo nazionale ai quali affidare l’organizzazione del Premio nazionale di poesia <Maria Marino>; a istituire in Bilancio un apposito capitolo in cui far confluire i proventi derivanti dalla gestione dell’eredità con destinazione vincolata; ad allegare al Bilancio il consuntivo di ciascun anno e a creare una commissione speciale”.
Sull’argomento si sono fronteggiate due tesi: quella dei consiglieri del centrodestra – intervenuti Aldo Grimaldi, Sergio Gruttadauria, Giuseppe Rabbito, Francesco Alparone, Valentina Messina e Selenia Tutone -, che hanno sostenuto come con la mozione si intenda garantire “la fedele esecuzione della volontà testamentaria dell’avv. Marino, assicurando la piena applicazione dei principi di terzietà e trasparenza e ponendo regole che impediscano l’eventuale uso improprio dei beni pervenuti al Comune e di altri che dovessero arrivare nella disponibilità dell’Ente e la loro distrazione per finalità diverse da quelle indicate dai donanti”; quella dei consiglieri del centrosinistra – intervenuti Vincenzo Di Stefano, Pia Giardinelli e Mario Polizzi – che, anche sulla scorta di un parere del segretario generale Carolina Ferro, hanno ritenuto che il Comitato di gestione e le due commissioni “violino la volontà testamentaria e i principi stabiliti nell’ordinamento giuridico, creando un’inaccettabile sovrapposizione di ruoli”. Pure il primo cittadino Fabio Roccuzzo si è detto contrario, rilevando “l’improponibilità di una mozione che chiede, di fatto, al sindaco pro tempore e in quanto tale rappresentante del Comune, di rinunciare all’espletamento di una sua funzione”.
Dopo il “no” a una proposta di emendamento del centrosinistra, si è infine arrivati alla discussione e al voto. Trattate pure l’interrogazione di Grimaldi sui residui over spending dei fondi Psr – Gal Kalat e altre informazioni (il consigliere si è detto “insoddisfatto” della risposta giunta dal Gal) e l’interrogazione dello stesso Grimaldi in tandem con Stefano Marchese su “Protocollo d’intesa per la riconversione dello Sportello catastale decentrato di Caltagirone”, con la risposta del vicesindaco Paolo Crispino, che ha annunciato come il servizio “sarà riattivato nei prossimi giorni”.
In apertura di seduta, Valentina Messina e Selenia Tutone avevano chiesto notizie sull’eventuale adesione del Comune alla rottamazione ter e quater, ricevendo risposta affermativa dal sindaco Roccuzzo, che aveva inoltre fornito chiarimenti alla stessa Tutone su alcuni avvisi di accertamento errati riguardanti il 2017. Francesco Alparone aveva, invece, sollecitato la riapertura  della via Dante Alighieri, nel tratto sottostante l’ex teatro Metropol, e la realizzazione di due passaggi pedonali in viale Europa. Il vicesindaco lo aveva notiziato di essere in attesa dell’ok della Città metropolitana di Catania e, sui passaggi pedonali, si era impegnato a compiere opportune verifiche.

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