Dopo anni di incuria e chiusura al pubblico, il Parco San Giorgio di Caltagirone è stato affidato in comodato d’uso gratuito al Comune dalla Città Metropolitana di Catania. Un gesto che avrebbe dovuto riportare nuova vita e attenzione a questa oasi verde, garantendo l’apertura e la fruizione a tutti gli amanti del verde e delle scampagnate con pic-nic.
Tuttavia, a due anni dall’affidamento, il Parco San Giorgio continua ad essere vittima di abbandono, con cancelli chiusi e nessuna iniziativa da parte del Comune per mantenerlo accessibile. Questo stato di fatto solleva interrogativi sul destino di questo meraviglioso polmone verde e sulla mancanza di azioni concrete per consentire alla comunità di godere di uno spazio pubblico così prezioso.
La decisione di affidare il parco al Comune era accompagnata da un vincolo chiaro: garantire la cura e l’apertura del Parco San Giorgio per tutta la cittadinanza. Tuttavia, la realtà attuale dimostra che questa promessa non è stata mantenuta, lasciando i tanti amanti della natura privati della possibilità di fruire di un ambiente così suggestivo.
La domanda sorge spontanea: perché il Comune non adotta un approccio simile a quello utilizzato per il Giardino Pubblico, oppure affidandolo a gestori privati o associazioni no-profit? Un esempio positivo è stato l’adozione di questo modello per il Museo Hoffman, dimostrando che coinvolgere la società civile può portare ad una gestione più efficiente e responsabile degli spazi pubblici.
Il Parco San Giorgio rappresenta un patrimonio inestimabile per la comunità di Caltagirone, e il suo stato attuale richiede un intervento urgente. La cittadinanza si interroga sul futuro di questo spazio verde e chiede al Comune di assumere le misure necessarie per restituire il Parco San Giorgio alla sua piena vitalità, aprendolo e rendendolo fruibile per tutti.
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