Caltagirone, 10 aprile 2024 – Il pomeriggio di oggi ha segnato un momento di fervente attività e profonda riflessione nel salone di rappresentanza del Palazzo dell’Aquila di Caltagirone, durante la seconda parte del Gran Galà della Cultura e della Legalità. Personalità istituzionali di spicco si sono susseguite sul palco, offrendo illuminanti spunti di discussione sulla realtà carceraria italiana e sul contesto locale.
L’assessore alla Legalità del Comune di Caltagirone, Avvocato Giuseppe Fiorito, ha dato il via e moderato i lavori, ponendo le basi per un dibattito coinvolgente. Il Sindaco, il Dott. Fabio Roccuzzo, ha ringraziato gli intervenuti, con un particolare riconoscimento al Procuratore Antimafia, Dott. Ajala, collegato via streaming. Roccuzzo ha sottolineato l’impegno dell’amministrazione nel promuovere la legalità e ha invitato i giovani presenti a collaborare con le forze dell’ordine per il rispetto delle regole e la sicurezza del territorio.
Il Presidente del Tribunale di Caltagirone, Dott. Vincenzo Panebianco, ha evidenziato l’importanza del diritto del cittadino alla procedura penale, sottolineando la necessità di garantire la riservatezza durante le indagini.
Il Magistrato Antimafia, Dott. Ajala, ha ricordato il suo passato collaborativo con i giudici Falcone e Borsellino, promuovendo ora la cultura della legalità attraverso la Fondazione Falcone. Ha evidenziato l’importanza dell’educazione sulla legalità nelle scuole e ha discusso delle norme sulla riservatezza delle indagini, citando l’esempio di Tommaso Buscetta e la sua collaborazione con la giustizia.
Don Salvatore De Pasquale, della Diocesi di Caltagirone, ha enfatizzato il ruolo fondamentale della legalità nella convivenza sociale, invitando alla riflessione sull’educazione dei valori etici nelle famiglie e nella società.
I contributi dei relatori si sono susseguiti con interventi significativi: il giornalista Giuseppe Caccio ha discusso dell’importanza del segreto istruttorio e della responsabilità dei giornalisti nell’informazione pubblica; Massimo Ciccarello ha sottolineato il legame tra legalità e democrazia, esortando a una corretta informazione pubblica; il Professore Raffaraci ha enfatizzato i valori del processo penale e della riservatezza delle persone coinvolte, richiamando all’attenzione l’eccessiva esposizione mediatica delle vittime; infine, l’Avvocato Giovanni Russo ha posto l’accento sulle norme deontologiche degli avvocati e ha sollevato interrogativi sulla crescente presenza di comunicatori nel panorama mediatico, con particolare riferimento alla manipolazione digitale delle informazioni.
La giornata si è conclusa con la proiezione di un filmato girato nel carcere circondariale “Noce” di Caltagirone e con gli interventi di giornalisti, avvocati e studenti, ai quali i relatori hanno risposto con competenza ed impegno.
Il Gran Galà della Cultura e della Legalità si conferma così non solo un momento di riflessione e confronto, ma anche un’occasione per rafforzare l’impegno collettivo nella promozione della legalità e della convivenza civile.
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