Nel cuore del Centro storico di Caltagirone, l’antica bellezza della Torre San Gregorio e lo spazio antistante l’ex istituto d’arte per la ceramica, ora Liceo Artistico, sono offuscati da un triste spettacolo di incuria e degrado. Le erbacce crescono incontrollate e i rifiuti fungono da mesto contorno a un luogo che dovrebbe essere simbolo di cultura e storia.
Benvenuto il verde, ma non quello spontaneo che deturpa il prospetto dell’antica Torre. La proprietà di questo bene rimane in carico al Comune, nonostante in passato si fosse valutata la possibilità di cederla all’ex Provincia in uno scambio che coinvolgeva l’ex cine Metropol. Tuttavia, l’affare, proposto sotto forma di baratto istituzionale, non si concretizzò.
Nel 2024, ad oggi, non si intravede alcun progetto di recupero e destinazione d’uso per questo luogo, nonostante le pressanti richieste avanzate dall’Istituto d’Arte. Quest’ultimo proponeva di trasformare lo spazio in una biblioteca scolastica, aperta alla fruizione pubblica, e di dedicarla ad Antonino Ragona, ex preside dell’istituto, che ha donato un immenso patrimonio librario.
Le richieste dell’Istituto d’Arte sembrano cadere nel vuoto, mentre il degrado persiste e la storia del luogo rischia di svanire nell’oblio. La proposta di trasformare l’area in una biblioteca non solo avrebbe valorizzato il patrimonio librario donato da Ragona, ma avrebbe anche restituito un senso di scopo e identità a questo luogo carico di storia.
È cruciale che le istituzioni locali prendano in considerazione queste proposte e agiscano per preservare e valorizzare il patrimonio culturale della zona. Il recupero di Torre San Gregorio e dell’annesso ex istituto d’arte non dovrebbe essere solo una questione di estetica, ma anche di conservazione della memoria e promozione della cultura nella comunità. Altrimenti, i monumenti dimenticati continueranno a raccontare una storia di abbandono e trascuratezza anziché essere testimoni di un passato ricco di significato.
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