CALTAGIRONE – Consiglio comunale: confronto acceso sul referto dei revisori dei conti relativo ad alcuni mandati di pagamento effettuati dal Comune dopo il dissesto

Il Consiglio comunale, nel corso della seduta straordinaria e urgente di ieri sera, ha trattato, su richiesta dei 13 consiglieri del centrodestra, l’ordine del giorno riguardante “l’approfondimento delle criticità riscontrate dal Collegio dei revisori dei conti dall’esame dei mandati di pagamento in conto residui effettuati dall’Ente a partire dal 17 giugno 2022 (il giorno successivo alla dichiarazione di dissesto dell’Ente) e la realizzazione di ogni attività utile a verificare quanto normativamente previsto”.

Dopo una serie di scaramucce procedimentali, come da indicazioni del segretario generale Carolina Ferro si è ritenuta ammissibile la trattazione dell’argomento pur traducendosi la stessa in un dibattito e confronto fra i consiglieri (presenti gli uffici e i revisori dei conti) e non potendo, date le caratteristiche del documento, sfociare nel voto. Due le tesi che si sono contrapposte: da una parte i consiglieri del centrodestra – intervenuti Valentina Messina, Luca Distefano, Aldo Grimaldi, Antonio Montemagno e Ivana La Pera -, che hanno sottolineato come la loro sia “un’operazione –verità, rientrante a pieno titolo nell’attività di vigilanza svolta legittimamente dal Consiglio e finalizzata a fare chiarezza sull’eventuale utilizzo di fondi per effettuare pagamenti che rientrano invece nella competenza dell’Osl (Organismo straordinario di liquidazione) e per i quali potrebbe configurarsi una violazione della par condicio creditorum, e per comprendere altresì se questa azione da parte dell’ufficio sia il frutto di una decisione concordata col sindaco”. Dall’altra parte i consiglieri del centrosinistra – intervenuti Pia Giardinelli e Mario Polizzi -, che hanno considerato

“deplorevole” il tentativo di chiamare in causa il sindaco “per un atto meramente gestionale e che attiene ad aspetti contabili per i quali altri organi, e non il Consiglio, saranno eventualmente chiamati a pronunciarsi”. Lo stesso Roccuzzo, che ha riferito di “essere stato informato e di avere preso atto della decisione dell’ufficio”, ha osservato come si tratti di “104mila euro serviti a evitare

gravi danni per il Comune, permettendo in particolare l’invio di avvisi per la riscossione di 4,2 milioni di tributi, il noleggio auto e l’acquisto del vestiario per i giardinieri”.

In apertura di seduta, alcune comunicazioni avevano consentito di puntare i riflettori sulla richiesta di risarcimento danni per 2 milioni “avanzata dai proprietari del Palazzo Gravina Spadaro per il cambio di destinazione avvenuto prima dell’attuale Amministrazione” (Pia Giardinelli), sull’autonomia differenziata (“Grandi preoccupazioni” e critiche al presidente Schifani da Vincenzo Di Stefano), sul Paes (Piano d’azione per l’energia sostenibile) – per il quale Claudio Panarello, nel plaudire all’operato dell’Amministrazione, aveva chiesto a che punto fosse la calendarizzazione fra

gli argomenti in Consiglio -, sulla Cardiologia dell’ospedale “Gravina”, sulle comunicazioni relative all’aliquota Imu (Selenia Tutone) e sugli affidamenti di lavori successivi agli interventi di somma urgenza (Sergio Gruttadauria). Critiche al presidente della Regione Renato Schifani erano state mosse da Panarello per il sì all’autonomia differenziata. Avevano risposto il vicesindaco Marco Failla (“Paes all’ordine del giorno del prossimo Consiglio”), il sindaco Fabio Roccuzzo (“La richiesta di risarcimento aggrava la situazione del Comune; l’autonomia differenziata sarebbe deleteria per i Comuni siciliani; mi auguro che il Paes venga al più presto approvato dal Consiglio;per Cardiologia non si escludono altre azioni di protesta”) e il vicesindaco Paolo Crispino, quest’ultimo sugli affidamenti post – interventi di somma urgenza.