CALTAGIRONE – Consiglio comunale: approvata a maggioranza la mozione del centrodestra che “bacchetta” l’Amministrazione “per la mancata trasmissione di un’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato”. La replica del sindaco Fabio Roccuzzo

CALTAGIRONE – Consiglio comunale: approvata a maggioranza la mozione del centrodestra che “bacchetta” l’Amministrazione “per la mancata trasmissione di un’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato”. La replica del sindaco Fabio Roccuzzo

Il Consiglio comunale, nel corso della lunga seduta straordinaria di ieri sera, presieduta dal vicepresidente Marco Failla, ha approvato con 10 voti favorevoli (centrodestra) e 8 contrari (centrosinistra) la mozione presentata dai consiglieri del centrodestra riguardante “la mancata trasmissione all’assise di un’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato”. Con essa si sottolinea che: “Nessuna ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato è stata trasmessa, nel termine perentorio di tre mesi fissato dalla legge, dal ragioniere generale (che ha sostenuto non essercene le condizioni) alla Giunta e questa si è limitata a prenderne atto con delibera dell’11 gennaio. Dall’azione di questa Amministrazione non emergono tentativi efficaci né per evitare il dissesto finanziario, né per ristabilire l’equilibrio economico – finanziario dell’Ente”. Il documento prosegue con l’invito al sindaco “a revocare la propria delega al Bilancio per il fallimento dimostrato dalla mancata individuazione di soluzioni e a rimettere il proprio mandato da primo cittadino”. Impegna, infine, lo stesso sindaco “a chiedere al Collegio dei revisori dei conti di esprimere parere tecnico sulla Relazione del ragioniere generale; a trasmettere la mozione alla Commissione per la stabilità finanziaria per gli enti locali presso il Ministero dell’Interno, all’assessorato regionale delle Autonomie locali e alla Corte dei Conti; a revocare il mandato al proprio consulente di fiducia, esperto in materia economico-finanziaria, per non avere elaborato un piano di riequilibrio finanziario pluriennale (predissesto), per non avere trovato alternative alla dichiarazione di dissesto finanziario e non avere supportato il ragioniere generale nella predisposizione di un’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato”.
Il sindaco Fabio Roccuzzo ha definito “surreale” la mozione e respinto la richiesta di dimissioni “perché – ha spiegato – non intendo tradire la fiducia dei cittadini”. Ha poi aggiunto: “Il Comune non è nelle condizioni di approvare, in questo momento, l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato per due ragioni: la prima è perché quella del dissesto non è stata una scelta politica, ma dovuta al fatto che questa Amministrazione ha ereditato un disavanzo di 63 milioni di euro certificato dai revisori dei conti; la seconda perché a dicembre, quando stavamo chiudendo l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, il legislatore nazionale ha modificato l’articolo 255 del Testo unico degli enti locali che ha trasferito la gestione delle anticipazioni delle liquidità dall’organo straordinario di liquidazione alla gestione ordinaria. Questo significa che ogni anno il Comune si ritrova un ulteriore indebitamento, in termini di disavanzo, di due milioni e mezzo di euro che non consente di chiudere il Bilancio”. Il sindaco ha infine rilanciato la richiesta di collaborazione al centrodestra.
Sull’argomento si sono fronteggiate due tesi diametralmente opposte: da una parte i consiglieri del centrodestra che si oppongono alla Giunta – intervenuti Antonio Montemagno, Francesco Alparone, Aldo Grimaldi, Luca Distefano, Giuseppe Rabbito, Sergio Gruttadauria, Ivana La Pera e Valentina Messina –, che hanno stigmatizzato “la fallimentare gestione amministrativa in materia di bilancio e l’assenza di una benché minima strategia” e rilevato come con la mozione si intenda “dare un forte scossone a questo Comune e indurre l’esecutivo a indicare e intraprendere con chiarezza il percorso per uscire dalle sabbie mobili”. Dall’altra i consiglieri del centrosinistra – intervenuti Pia Giardinelli, Luigi Failla, Vincenzo Di Stefano e Claudio Panarello -, che hanno invece sottolineato “la gravissima voragine nei conti ereditata da questa Amministrazione, l’ineluttabilità del dissesto, le oggettive difficoltà nel formulare un’ipotesi di bilancio, la competenza e oculatezza che caratterizzano l’operato della Giunta, che ha pure il merito di dire la verità ai cittadini”.
Non sono mancati gli inviti e l’affermata disponibilità, da parte di rappresentanti di entrambi le coalizioni, a collaborare per trovare, insieme, una via d’uscita.
In apertura di seduta, alle comunicazioni dei consiglieri Francesco Alparone (su alcuni rattoppi stradali “male effettuati” e su un’autorizzazione all’uso del suolo pubblico), Luca Distefano (sui danni causati dal maltempo) e Sergio Gruttadauria (sui criteri per la scelta dei componenti delle commissioni dei concorsi banditi dal Comune) avevano risposto sia il sindaco Roccuzzo, sia il segretario generale Carolina Ferro.

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