Da venerdì 2 a domenica 4 settembre si svolgerà a Caltagirone “Bosco Colto Fest”, con un programma di eventi che incroceranno ricerca e innovazione attraverso la musica, il teatro, incontri, dialoghi e degustazioni enogastronomiche. L’iniziativa fa parte di “Bosco Colto”, il progetto di rigenerazione del territorio ideato e diretto dal prof. Marco Navarra e di cui sono promotori, insieme alla Struttura didattica speciale (Sds) di Architettura dell’Università di Catania, associazioni ed enti del comprensorio calatino che si occupano di cultura e socialità: Makramè, Extopia, Coop. Terra Nostra, Associazione Architetti del Calatino, Nave Argo, Koinè, Legambiente Circolo “Il Cigno”, Il Ramarro, Gelòi Wetland e Impronte Vegetali. Patrocinio del Comune di Caltagirone, dell’Ordine e della Fondazione degli architetti della provincia di Catania. La kermesse si avvale pure del sostegno di diverse imprese del territorio e nazionali.
Tre, due dei quali dedicati ai bambini e alle famiglie. gli spettacoli teatrali in programma, a cura dell’associazione culturale “Nave Argo”, tutti ispirati a racconti famosi e meno noti contenuti nello sterminato corpus di Giuseppe Pitrè, medico, etnologo, letterato e, soprattutto, pioniere degli studi sul folklore in Italia.
Venerdi 2 settembre, alle 17,30, nel giardino dell’ex Educandato San Luigi (via Santa Maria di Gesù 90), andrà in scena “A pinna di Hu”, uno spettacolo di narrazione in dialetto siciliano liberamente ispirato al racconto popolare dal titolo “Lu re di Napoli” del Pitré. In scena Iridiana Petrone, anche autrice dell’adattamento e della regia, e le musiche della tradizione popolare eseguite dal Quartetto AreaSud in una produzione Nave Argo. Lo spettacolo è consigliato per i bambini dai 7 anni. Biglietto d’ingresso 5 euro (gratis i bambini under 3)
Sabato 3 settembre, alle 20,30, nel cortile della Stazione Sperimentale di Granicoltura, nel borgo di Santo Pietro (via Sirio 1), la compagnia Babel di Palermo presenterà lo spettacolo “(comu veni) Ferrazzano”, diretto e interpretato da Giuseppe Provinzano. “Si tratta – si sottolinea dall’associazione – di un esperimento scenico che si muove tra narrazione, cunto e performance: nell’opera del Pitrè, Ferrazzano (alter ego scaltro di Giufà) è presente più volte, in piccole storie che ne delineano il carattere ma non ne restituiscono un’identità riconoscibile in unico racconto. Un personaggio denso, capace di raccontare tutto e il contrario di tutto. Un primordiale performer dei cunti e delle narrazioni”. Biglietto d’ingresso 10 euro
Domenica 4 settembre, alle 17,30 nel cortile della Stazione Sperimentale di Granicoltura, nel borgo di Santo Pietro, la chiusura del Festival è affidata alla compagnia Teatro degli Spiriti 7 Piccolo Teatro Patafisico, con lo spettacolo “Bianca Cipudda”, dall’omonima fiaba raccolta da Giuseppe Pitrè, interpretato da Vito Bartucca (narratore) e Salvino Calatabiano (burattinaio). Un esilarante ed imprevedibile spettacolo che combina la magia dei burattini al fascino del teatro di narrazione. Biglietto d’ingresso 5 euro (gratis i piccoli under 3).
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