Sorridenti. Puliti. Pieni speranza. Sono i giovanissimi fra i protagonisti, stamani, del corteo promosso dall’Amministrazione comunale in occasione del ππΒ°ππ§π§π’π―ππ«π¬ππ«π’π¨ πππ₯π₯π π¬ππ«ππ π ππ’ πππ©πππ’, alla presenza di Giovanni Impastato, fratello di Peppino, ucciso dalla mafia 45 anni fa. Il corteo, partito da piazza Falcone e Borsellino, si Γ¨ concluso nel parco giochi di via Dante Alighieri, che la Giunta municipale, come proposto dal circolo locale di Rifondazione comunista (ieri intervenuta Eveline Amari) e da una mozione dell’allora consigliere comunale Paolo Crispino, intitolerΓ alla memoria di Peppino Impastato.
Γ seguita, in piazza Falcone e Borsellino, alla presenza delle autoritΓ civili e militari e degli appartenenti alle diverse associazioni, la deposizione di una corona d’alloro davanti all’albero intitolato al giudice Falcone e alle altre vittime della mafia. Intervenuti il sindaco Fabio Roccuzzo, l’assessore alla LegalitΓ Giuseppe Fiorito, lo stesso Impastato, il procuratore della Repubblica Giuseppe Verzera (che proprio oggi ha concluso il proprio mandato a Caltagirone) e, per l’Ordine degli avvocati, il presidente Giovanni Russo e il consigliere Gianfranco Morello.
Intanto, come sottolineato dal sindaco, Caltagirone, con la trasformazione (in corso) in Centro di educazione alla legalitΓ della masseria Bongiovanni, bene confiscato alla mafia appartenuto alla famiglia di Pietro Rampulla, l’artificiere di Cosa Nostra (colui che confezionΓ² l’ordigno della strage di 31 anni fa) e dal Comune affidato in gestione alla Caritas diocesana, parte un esempio significativo di impegno contro la criminalitΓ organizzata.
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