Caltagirone, 7 maggio 2024 – Dopo un lungo e attento lavoro investigativo, è stato finalmente possibile restituire un nome e un’identità a una delle vittime del tragico naufragio avvenuto il 3 ottobre 2013 a Lampedusa. Weldu Romel, precedentemente identificato come PM 357, torna finalmente a essere una persona con un nome e cognome.
La cerimonia di restituzione dell’identità si è tenuta lunedì 6 maggio alle ore 10:30 presso il cimitero monumentale di Caltagirone, luogo in cui la salma è stata tumulata da ottobre 2013. Durante la cerimonia è stata posata una lapide con incisi il suo nome e cognome, segnando così un momento di grande significato per la comunità.
Il Comitato 3 ottobre, il Sai di Caltagirone e il Comune di Caltagirone, in collaborazione con l’Istituto LAbaNOF dell’Università degli Studi di Milano e il Commissario straordinario per le persone scomparse, hanno reso possibile questa importante identificazione dopo oltre un decennio di ricerca.
Alla cerimonia hanno partecipato numerose autorità, tra cui il Prefetto di Catania Maria Carmela Librizzi, il Sindaco Fabio Roccuzzo, l’Assessora comunale Patrizia Alario, l’Imam di Catania Kheit Abdelhafid, Monsignor Salvatore De Pasquale vicario generale della Diocesi di Caltagirone, il presidente del Comitato 3 ottobre Tareke Brhane, il referente del progetto Sai Angela Ascanio, e Vito Fiorino, nominato “Giusto” per aver salvato 47 persone durante la tragedia.
Il Sindaco Fabio Roccuzzo ha dichiarato: “Quel terribile naufragio del 3 ottobre 2013 resterà indelebilmente scolpito nella memoria di molti. Essere riusciti a restituire un’identità a una delle vittime è un atto di grande civiltà e di profondo rispetto per chi ha perso il bene più prezioso – la vita. L’Amministrazione comunale di Caltagirone conferma la propria vicinanza al Comitato 3 ottobre e a tutte le iniziative che mirino a fare tesoro di una pagina di storia così drammatica affinché certe tragedie non abbiano più a ripetersi”.
Il presidente del Comitato 3 ottobre, Tareke Brhane, ha aggiunto: “La nostra battaglia è per dare un nome e una degna sepoltura alle vittime dei naufragi. Negare questo diritto è contro ogni principio di umanità. Siamo felici che oggi, finalmente, a Weldu sia stata ridata un’identità. Speriamo di poterlo fare ancora per le centinaia di vittime senza nome che ancora oggi sono sepolte nei tanti cimiteri del nostro Paese”.
La cerimonia è stata arricchita dalla presenza di una delegazione delle studentesse e degli studenti dell’Istituto superiore “Secusio” di Caltagirone.
Per ulteriori informazioni:
- Ufficio stampa Comitato 3 ottobre: Barbara Galmuzzi – 3389852387 – www.comitato3ottobre.it
- Ufficio Stampa Comune: Mariano Messineo – Tel. 093341276 – 3355327046 – E-mail: ufficiostampacaltagirone@gmail.com
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