UNA BRAVATA O ATTO VANDALICO?
La vecchia struttura penitenziaria, peraltro abbandonata da decenni al suo mesto destino, è di proprietà del ministero della Giustizia. Nel corso degli ultimi anni sono state svariate le sollecitazioni, avanzate a più riprese, dagli abitanti della zona, per evidenziare le condizioni di degrado, sia strutturale, sia sotto il profilo igienico-sanitario, in cui versa l’immobile. Nel secondo caso, per via della presenza di colonie di ratti che proliferano indisturbati. Anche se il poderoso stabile è stato oggetto di interventi, finalizzati alla derattizzazione, sarebbe auspicabile l’assunzione di provvedimenti. Con l’inaspettata apertura della porta centrale si spera che, quantomeno, gli enti di competenza, provvedano alla messa in sicurezza. Magari mediante un sistema di chiusura che ne impedisca l’accesso, anche perché più ambienti interni sono pericolanti. Un’ultima considerazione va posta per comprendere quali siano state le motivazioni che avrebbero spinto chissà chi a forzare le serrature. Compiremo le dovute verifiche, per accertare se l’ex penitenziario sia stato oggetto interessato da un presunto raid vandalico o altro. Una porta in ferro non si apre sicuramente da sola. Contrariamente dovrebbero essere visibili eventuali forzature, a meno che, gli eventuali intrusi abbiano avuto accesso da un altro ingresso secondario. Sinora quanto ai progetti futuristici volti al recupero è tutta utopia.
NOTIZIA IN AGGIORNAMENTO
FONTE: KALAT NEWS – L’INFORMAZIONE NEL CALATINO
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