CAALTAGIRONE: Sabato 22 aprile doppio evento nella Chiesa del Collegio: l’inaugurazione del restaurato organo e il concerto di Gianluca Libertucci, l’organista della Basilica di San Pietro in Vaticano e delle udienze generali del Papa

DOppio evento, sabato 22 aprile, a partire dalle 19,30, nella Chiesa del Collegio, con l’inaugurazione del restaurato organo Tamburini (per l’occasione, saluti istituzionali, breve presentazione del restauro da parte del maestro organaro Alessandro Bovelacci e Lectio magistralis del maestro monsignor Giuseppe Liberto, direttore emerito della Cappella musicale pontificia Sistina, sul tema: “L’organo, strumento cultuale e culturale”) e il concerto del maestro Gianluca Libertucci, organista nella Basilica di San Pietro in Vaticano (Vicariato) e delle udienze generali del Papa, che costituisce il primo dei tre appuntamenti calatini della rassegna organistica “Voces Organi”, in corso di svolgimento fra Catania, Acireale e Caltagirone con il patrocinio del Comune Di Caltagirone, il coinvolgimento delle tre diocesi e la direzione artistica dei maestri Gianfranco Nicoletti e Salvatore Reitano. Gli altri concerti a Caltagirone sono in programma venerdì 28 aprile, alle 19,30, nella Basilica di San Giacomo, con il concerto del maestro Emanuele Cardi, che eseguirà brani di Frescobaldi, Pasquini, Scarlatti e Durante, e venerdì 19 maggio, alle 19,30, nella Chiesa del Collegio, con il concerto del maestro svizzero Mare Fitze, che proporrà musiche di Debussy, De Falla, Alain e improvvisazioni.

L’assessore comunale alla Cultura Claudio Lo Monaco sottolinea “la valenza culturale Dell’evento, con tre appuntamenti di rilievo e di sicuro interesse nella nostra città”.

Quanto all’organo della Chiesa del Collegio che, a restauro ultimato, sarà inaugurato sabato, il rettore della chiesa, don Antonio Parisi, sottolinea come esso abbia 20 registri e sia “fra i

più grandi della nostra città. Il restauro – prosegue don Parisi – ha consentito all’organo, dotato di una sonorità eccezionale, di essere restituito al suo originario splendore”.