Domenica 31 luglio ricorre il settantanovesimo anniversario della morte di un illustre
calatino: Arturo Vella.
“Come fatto in precedenza per Luigi Sturzo e Giambattista Fanales – dichiara il sindaco Fabio Roccuzzo – l’Amministrazione comunale ricorda un valoroso antifascista della nostra città, la cui attività politica è nota in Italia e in Europa e il cui importante contributo alla democrazia va rimarcato sempre, senza alcun tentennamento”.
Arturo Vella morì a Roma il 31 luglio 1943, appena scarcerato dopo un periodo di detenzione per il suo antifascismo. Nato a Caltagirone nel 1886, divenne ben presto il leader nazionale degli studenti socialisti, molto attivo nella propaganda pacifista e arrestato per questo impegno. Nel 1903 fondò a Firenze la Federazione giovanile socialista e nel 1912, al congresso di Reggio Emilia, fu eletto vicesegretario nazionale del Psi. Parlamentare nazionale prefascista per tre legislature, leader del socialismo meridionale, fu impegnato soprattutto nella lotta contro il latifondo improduttivo e nella strenua difesa dei diritti dei contadini. Forte fu sempre il legame con Caltagirone, dove diresse, come ultimo presidente, la prestigiosa fabbrica di ceramica della sua famiglia.
CALTAGIRONE CITTA’ BAROCCA
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