Caltagirone, una delle gemme culturali della Sicilia, si prepara a restituire uno dei suoi tesori al suo antico splendore. Da oggi, con la consegna della Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Catania all’impresa affidataria, prendono il via i lavori di recupero nella Chiesa dell’Immacolata, un progetto del valore di 320mila euro. Ma non è tutto: sono previsti ulteriori interventi per un totale di 400mila euro. Complessivamente, si investiranno settecentoventimila euro per rinnovare e valorizzare questa struttura sacra così cara alla comunità calatina.
Il primo intervento, finanziato dal Fondo edifici di culto del Ministero dell’Interno, riguarderà il consolidamento e il restauro del campanile, del tamburo e di parte dell’abside. Questi lavori sono resi necessari dopo il cedimento avvenuto il 12 febbraio 2023, quando una porzione del campanile e calcinacci caddero sulla via sottostante, Sant’Antonino. Il progetto, supervisionato dal funzionario Alfio Di Raimondo e diretto dall’architetto Salvo Sorbello della Soprintendenza, ha una durata prevista di un anno.
Un secondo intervento, inserito nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), prevede ulteriori lavori sul prospetto principale della chiesa, sulla facciata rivolta verso via Sant’Antonino e sulla copertura. Anche questo progetto sarà gestito dalla Soprintendenza, con lo stesso geometra Di Raimondo come responsabile.
L’architetto Donatella Aprile, alla guida della Soprintendenza etnea, sottolinea l’importanza di questi interventi, che garantiranno la sicurezza e il restauro di una struttura di grande valore storico e culturale per la città.
Il sindaco di Caltagirone, Roccuzzo, insieme all’assessore ai beni culturali Claudio Lo Monaco, ringraziano la Soprintendenza e l’architetto Aprile per aver risposto con tempestività all’invito a realizzare questi interventi. L’obiettivo è restituire alla comunità un edificio sacro in condizioni ottimali e valorizzare il patrimonio artistico e culturale della città.
Anche don Salvatore De Pasquale, vicario generale del vescovo della Diocesi di Caltagirone, Calogero Peri, si unisce ai ringraziamenti e sottolinea l’importanza di questi lavori nel contesto più ampio del restauro dei luoghi storici di culto della città.
Con questi interventi, Caltagirone dimostra il suo impegno nel preservare e valorizzare il suo ricco patrimonio culturale, offrendo alla comunità e ai visitatori un’esperienza sempre più arricchente e autentica.
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