UNA BRAVATA O ATTO VANDALICO?
La vecchia struttura penitenziaria, peraltro abbandonata da decenni al suo mesto destino, è di proprietà del ministero della Giustizia. Nel corso degli ultimi anni sono state svariate le sollecitazioni, avanzate a più riprese, dagli abitanti della zona, per evidenziare le condizioni di degrado, sia strutturale, sia sotto il profilo igienico-sanitario, in cui versa l’immobile. Nel secondo caso, per via della presenza di colonie di ratti che proliferano indisturbati. Anche se il poderoso stabile è stato oggetto di interventi, finalizzati alla derattizzazione, sarebbe auspicabile l’assunzione di provvedimenti. Con l’inaspettata apertura della porta centrale si spera che, quantomeno, gli enti di competenza, provvedano alla messa in sicurezza. Magari mediante un sistema di chiusura che ne impedisca l’accesso, anche perché più ambienti interni sono pericolanti. Un’ultima considerazione va posta per comprendere quali siano state le motivazioni che avrebbero spinto chissà chi a forzare le serrature. Compiremo le dovute verifiche, per accertare se l’ex penitenziario sia stato oggetto interessato da un presunto raid vandalico o altro. Una porta in ferro non si apre sicuramente da sola. Contrariamente dovrebbero essere visibili eventuali forzature, a meno che, gli eventuali intrusi abbiano avuto accesso da un altro ingresso secondario. Sinora quanto ai progetti futuristici volti al recupero è tutta utopia.
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FotoMostra tuttoVideoRAMACCA
– NUBIFRAGIO, PAESE ISOLATO. SCUOLE E UFFICI CHIUSI. MACCHINE
TRASCINATE NEI TORRENTI DALLA FURIA DELLE ACQUE
CONDUCENTE DI UNA GOLF VIVO PER MIRACOLO: RIESCE A LIBERARSI
DALL’ABITACOLO MENTRE LA SUA VETTURA LA TRASCINAVA IL FIUME DI ACQUA E
FANGO (IN EVIDENZA NELLA FOTO DELLO SLIDE)
A Ramacca cielo e terra si sono quasi letteralmente uniti scatenando un
violentissimo nubifragio. Un lavoratore pendolare, che da Ramacca si era
messo in viaggio in direzione Catania, per recarsi a lavoro, è riuscito
a mettersi in salvo. Era rimasto dapprima intrappolato all’interno
della sua Golf (nella foto), ma è riuscito a liberarsi, eviando il
peggio. Una bruttissima disavventura, insomma, che ha poi visto lo
sfortunato ad assistere ai momenti in cui la piena ha scaraventato la
sua macchina in un terreno sottostante la strada che percorreva (Sp
25/I). Strade di accesso al paese ancora isolate e, nel caso in specie,
la Sp 25/I e la Sp 25/II. La prima collega la Ss 417, Catania-Gela con
il centro abitato, mentre la Sp 25/II si affaccia sul versante della Ss
288, Catania-Enna e le direttrici con Castel di Iudica, Raddusa e
Iannarello. Gli interventi di ripristino della viabilità sono tuttora in
corso e, a riprova di ciò, li stanno eseguendo i lavoratori, sia
stagionali, sia di ruolo, del Consorzio di bonifica 9 Catania. Tre
Escavatori, camion e mezzi fuoristrada stanno operando per liberare le
diverse tonnellate di fango e detriti trascinati dalle acque in piena.
Nel centro abitato molte strade risultano allagate, ed è crollato il
muro di sostegno del campo sportivo comunale. Scuole e uffici chiusi, in
virtù dell’ordinanza emanata dal sindaco, Giuseppe Limoli che,
unitamente al dirigente dell’Utc, salvatore Consoli, stanno effettuando i
relativi sopralluoghi, per accertare i danni. Danni, dunque, ingenti e,
per fortuna, al momento, non si registrano dispersi. Svariate le
richieste d’intervento giunte ai vigili del fuoco di Caltagirone,
Paternò e Catania, oltre ai carabinieri della locale stazione che, con
il suo comandante Luigi Antonino, stanno supportando e coordinando, per
quanto di loro competenza, le richieste di aiuto della popolazione.6123CALTAGIRONE
– INCENDIO A SANTO PIETRO: LE FIAMME LAMBISCONO L’OSPEDALE. EVACUATO IN
VIA PRECAUZIONALE IL REPARTO FEMMINILE DELLA REMS. LE 8 OSPITI SONO
STATE TRASFERITE NEL REPARTO MASCHILE
TRASFERITI, INVECE, AL GRAVINA DI CALTAGIRONE 5 PAZIENTI DELLA FISIATRIA
Le fiamme che stanno devastando, da ormai due giorni il bosco di Santo
Pietro, hanno lambito oggi il perimetro dell’omonimo ospedale. Le 8
ospiti della Rems del reparto femminile sono state trasferite in via
precauzionale e, per motivi di sicurezza, nel reparto maschile. I
pazienti più critici del reparto di Fisiatria sono stati anch’essi
trasferiti, ma all’ospedale Gravina di Caltagirone. Le fasi relative
all’evacuazione delle 8 ospiti del reparto femminile della Rems sono
state dirette dal responsabile della struttura, Salvatore Aprile, dagli
operatori sanitari e dalle guardie dell’istituto di vigilanza privata.
Fiamme alte, miste a dense colonne di fumo stanno metamorfizzando il
paesaggio naturalistico del bosco di Santo Pietro.Gli interventi di
scerbatura, realizzati anzitempo all’interno del perimetro dell’ospedale
di Santo Pietro, hanno sicuramente contribuito a limitare i danni.3418Caltagirone,
un morto e diversi feriti. Grave incidente stradale sulla Ss 417
Catania Gela, all’altezza del bivio di Grammichele.3272Mostra tuttiPost
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CALTAGIRONE – PORTE APERTE AL VECCHIO EX CARCERE SAN BONAVENTURA
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di degrado, sia strutturale, sia sotto il profilo igienico-sanitario, in
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CALTAGIRONE, TRASPORTI PUBBLICI, AUTOSTAZIONE: LA PENSILINA DI ATTESA DEI BUS INAGIBILE DA MESI
IL COMITATO PENDOLARI SICILIANI RILANCIA ALLA REGIONE LA RICHIESTA DI
REVISIONE DEGLI ORARI DEI TRENI DELLA LINEA FERRATA CATANIA-CALTAGIRONE
A Caltagirone la pensilina di attesa dell’autostazione comunale di
piazza della Regione è inagibile, ormai da mesi. L’area è transennata
per motivi di sicurezza e necessiterebbe di interventi, finalizzati al
ripristino della copertura e non s…Altro…Commenti: 3Condivisioni: 914Tu, Silvio Azzaro, Luca Giarmanà e altri 11
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