MUSEO INTERNAZIONALE DEL CROCIFISSO “MONS CALOGERO PERI”
Caltagirone: il Santuario del SS Crocifisso del Soccorso, guidato dal rettore del Santuario don Innocenzo Mangano è diventato la sede del “Museo Internazionale del Crocifisso” la cui ciostituzione è stata avviata ufficialmente venerdi 03 luglio 2020, con una Celebrazione Eucaristica presieduta da S.E.Mons. Calogero Peri, Vescovo della Diocesi di Caltagirone.
Don Fabio Raimondi, Direttore Diocesano e Regionale dei Beni Culturali Ecclesiastici, a conclusione della messa ha presentato tecnicamente l’inizio dei lavori, sottolineando che ” l’iniziativa che prendere corpo al Santuario del Signore Soccorso…luogo conosciuto come spazio di comprovata spiritualità e luogo di raccolta di opere artistiche degli ultimi decenni… aiuterà questo luogo a risorgere anche artisticamente.
Opere di ogni genere sono già pervenute dall’italia e da altre parti del mondo.
Salvo Cona
La storia del Museo Internazionale del Crocifisso di Caltagirone
Padre Mangano spiega che l’idea di dar vita ad un museo dedicato al crocifisso l’ha maturata durante la scorsa Quaresima, vissuta in pieno lockdown, mentre monsignor Peri era ricoverato a causa del Covid-19. L’intuizione nasce il 10 aprile, Venerdì Santo. Padre Mangano, riflettendo su quanto stava accadendo in tutto il mondo, decide di offrire ai fedeli uno spazio dedicato alla contemplazione di Cristo sulla croce. Prende allora carta e penna e comincia a scrivere ad amici, conoscenti e artisti perché donino un crocifisso o un’opera d’arte ispirati alla Passione di Gesù. “Contemplare la crocifissione: il volto insanguinato e incoronato di spine del Cristo Crocifisso, la sua Santissima Madre Addolorata (…) hanno fatto maturare in me sentimenti, riflessioni, pensieri, insieme a lacrime di Speranza mai sperimentati prima” si legge nella lettera di padre Mangano. E mentre le lettere arrivano a destinazione, viene resa nota l’esperienza di monsignor, Peri che ammalatosi di Covid-19, durante il ricovero in ospedale, trova conforto in un piccolo crocifisso appeso a una parete.
Il Crocifisso di San Damiano di monsignor Peri
“La sera del 2 aprile, in una condizione fisica ormai molto precaria, a causa del Covid, mi sono ritrovato in una stanza dell’ospedale Gravina a Caltagirone – racconta il presule -. Mi sono accorto che non c’era niente, che non c’era nessuno, eccetto un piccolo crocifisso”. Era una riproduzione del Crocifisso di San Damiano. “Da quel momento è iniziato con questo crocifisso un rapporto più diretto, molto personale – prosegue monsignor Peri – perché mi ha sostenuto sicuramente nei momenti di grande difficoltà, dei grandi interrogativi (…) mi sono sentito nudo di fronte al nudo, di fronte a questo crocifisso che senza dubbio in questi momenti ha tante parole di sostegno e di conforto da donare”. Dimesso dall’ospedale, il vescovo di Caltagirone ha voluto portare con sé, in episcopio, il piccolo crocifisso, poi, ha deciso di donarlo al museo, come segno di gratitudine a Dio per essere stato guarito.
Due sale espositive per oltre 150 oggetti da tutto il mondo
Il Museo Internazionale del Crocifisso di Caltagirone in questi mesi ha raccolto oltre 150 opere d’arte di ogni genere sulla Passione provenienti da ogni parte del mondo. Sono stati donati dipinti, sculture e tante creazioni, croci votive e ceramiche. Due sale espositive ora accolgono svariati oggetti che incuriosiscono e incantano, fanno riflettere e meditare. “È la Croce qui ad essere contemplata – spiega padre Mangano – e seppure la Passione di Cristo rievochi dolore e sofferenza, molti visitatori, terminato il percorso espositivo, esaltano, invece, la bellezza di ciò che vedono, definendo come un’esperienza mistica quel ‘singolare incontro’ con Cristo. Perché la Croce è la nostra salvezza”.
Tiziana Campisi – Città del Vaticano
Dono del PapA Francesco al Museo del Crocifisso di Caltagirone
Tiziana Campisi – Città del Vaticano
Anche il Papa ha voluto inviare un dono al Museo Internazionale del Crocifisso di Caltagirone. Annesso all’omonimo Santuario, lo spazio espositivo è stato inaugurato lo scorso 14 settembre da monsignor Calogero Peri, vescovo della diocesi, dopo che il rettore, padre Enzo Mangano, aveva lanciato un appello per poterlo allestire. All’appello ha risposto anche Papa Francesco donando una croce pettorale che è stata fatta pervenire a monsignor Peri, insieme a una lettera del sostituto della segreteria di Stato, monsignor Edgar Peña Parra. Nella missiva si specifica che Francesco esprime “apprezzamento per la significativa iniziativa” e “incoraggia i fedeli e i pellegrini dell’antico Santuario della passione ad aderire sempre più intensamente a Cristo Via, Verità e Vita”. Il crocifisso di Papa Francesco viene consegnato al museo oggi, primo venerdì del mese, durante una Messa. La presiederà alle 17 monsignor Peri, al quale il museo è anche dedicato perché tra i primi a donare un crocifisso: quello che ha contemplato lottando contro il coronavirus.